Il rimuginio o worry è una forma di pensiero ripetitivo legato all’asia che a lungo andare la aggrava. Eppure rimuginare è un’esperienza comune dell’essere umano, anche di chi non soffre di disturbi psicologici. La differenza tra coloro che sviluppano un disturbo e quelli che mantengono un sano equilibrio psicologico sta nel fatto che i primi dedicano molto più tempo ed energie a questa attività mentale amplificandone gli effetti negativi, mentre i secondi, dopo un tempo ragionevole, abbandonano questa attività rendendosi conto della sua inutilità.
Quali sono le caratteristiche del rimuginio?
Vediamone un estratto della catena di pensieri che compongono il rimuginio.
“E se dico alla mia amica che stasera non mi va di andare in quel locale? Lo so che lei vorrebbe andare lì ma a me non va proprio. Se però glielo dico e ci rimane male? Magari poi non mi parla più e lei è troppo importante per me. Dovrei lasciar perdere? Però poi va a finire che decide sempre lei cosa fare..io non prendo mai l’iniziativa! Potrei proporre io qualcosa di nuovo ma se poi non le piace? Alla fine dovrei solo essere più propositiva.. Solo che poi se non le va di andare dove vorrei la delusione sarebbe troppo grande e non saprei che altro dire..non potrei sopportare un suo rifiuto..Però bisogna che faccia qualcosa..”
In questo esempio è possibile osservare il rimuginio in azione e coglierne le caratteristiche:
- Il rimuginio è uno stile di pensiero che si riferisce a preoccupazioni e incertezze orientate al futuro: “E se poi la mia amica ci rimane male? E se non gli piace la mia proposta?”;
- Il rimuginio è costituito da una forma di pensiero ripetitiva ed astratta. Nell’esempio riportato ipotetici scenari e ipotetiche soluzioni vengono ripetuti ma senza prendere una decisione effettiva;
- Il rimuginio è un’attività prevalentemente verbale, si configura come un dialogo interno che intavoliamo appunto con noi stessi;
- Il rimuginio è uno stile di pensiero astratto che prende in considerazione minacce mentali che molto probabilmente non si verificheranno, cercando di eliminarle;
- Il rimuginio è un‘operazione costosa perchè impegna molte risorse mentali e tempo.
Quali le conseguenze negative?
Il rimuginio cronico può influenzare negativamente il nostro benessere psicofisico portando a numerosi sintomi fisici invalidanti tra cui una maggiore tensione muscolare, insonnia, irrequietezza, mal di testa, irritabilità o nausea, dolore cronico e può favorire l’insorgenza di danni alla coronarie in soggetti anziani. Tali sintomi sono associati al perseverare cronico dei sintomi di ansia che il rimuginio mantiene attivi alimentando uno stato di allerta continuo. Inoltre rimuginare ha delle conseguenze negative sulla nostra capacità di concentrarci e risolvere i problemi: il rimuginio esaurisce le risorse impiegate nella memoria di lavoro e mina la fiducia che riponiamo nella nostra capacità di risoluzione dei problemi.
Come interrompere il rimuginio?
Grazie all’aiuto di un terapeuta si può diventare consapevoli delle situazioni in cui si incorre maggiormente nel rimuginio imparando a riconoscere gli effetti negativi di tale processo e apprendendo efficaci strategie per interromperlo.
BIBLIOGRAFIA
G. Caselli, G.M. Ruggiero, S. Sassaroli. Rimuginio. Teoria e terapia del pensiero ripetitivo.