Cos'è la validazione emotiva?

L’empatia dissolve l’alienazione
Carl Rogers

La validazione emotiva è un concetto sviluppato da Marsha Linehan (1993) e consiste nel comunicare all’altra persona che le sue emozioni, i suoi pensieri ed il suo comportamento hanno un senso e siamo in grado di comprenderla.

Quando validiamo la persona si sente ascoltata, non giudicata e percepisce che ci teniamo a lei. Possiamo non approvare il suo comportamento ma entriamo in connessione con i suoi sentimenti senza entrare in conflitto.

Validare non vuol dire accettare ma cercare di capire le motivazioni che spingono una persona ad agire o pensare in un determinato modo.

Perchè la validazione è così importante?

La validazione migliora la qualità dei rapporti e riduce l’intensità dei conflitti e delle emozioni. Infatti, quando validiamo la persona diventa più calma e ricettiva a ciò che vogliamo comunicare. Inoltre, validare le emozioni durante l’infanzia è di estrema importanza in quanto l’accettazione incondizionata delle emozioni ne faciliterà la loro espressione, il loro riconoscimento ed infine la loro gestione. Fare ciò getta le basi per sviluppare relazioni sane nella vita adulta.

Come si valida?

Per validare è necessario:

riconoscere e comprendere un comportamento;
mantenere un atteggiamento aperto, disponibile e non giudicante;
normalizzare le emozioni;
trovare il senso profondo che il comportamento ha avuto per la persona con cui stiamo parlando;
comunicare alla persona ciò che abbiamo capito riformulando in modo validante;
utilizzare espressioni come “immagino come tu ti possa sentire..” oppure “capisco che non deve essere facile..”;
validare solo ciò che è valido.

Ad esempio, se un ragazzo torna a casa disperato perchè ha preso un brutto voto a scuola e il genitore sa che non ha studiato, non validerà il comportamento ma ciò che sta provando. Potrebbe dire qualcosa come “Mi dispiace molto vederti così, non è piacevole prendere un brutto voto ma purtroppo non avevi studiato. Dagli errori si impara e sono certo che la prossima volta farai del tuo meglio per recuperare!”