Oggi ti parlerò del Sé osservante, una parte di te che ti consente di osservare il tuo mondo interiore. Un luogo dal quale notare la tua esperienza senza essere coinvolto in essa.
Nel bel mezzo di una crisi puoi sperimentare pensieri ed emozioni spiacevoli, al punto da non riuscire a distaccartene: potresti sentirti bloccato e senza possibilità di agire. Pertanto per riprendere in mano la tua vita e agire nella direzione di ciò che è importante per te puoi provare a connetterti con il sé osservante.
Il tuo sé osservante è come una scacchiera!
Immagina una scacchiera, dove i pezzi bianchi sono tutti i tuoi pensieri e sentimenti positivi e i pezzi neri sono tutti quelli negativi. Trascorriamo tutta la vita cercando disperatamente di far avanzare i nostri pezzi bianchi e annientare tutti i pezzi neri. Ma il problema è che c’è un numero infinito di pezzi bianchi e neri. Non importa quanti pezzi neri elimini, ne appariranno altri. Inoltre, i pezzi bianchi attraggono i pezzi neri. Ad ogni pezzo bianco che muovi a sua volta si muove un pezzo nero. Possiamo trascorrere la vita sprecando un sacco di tempo ed energie a tentare di vincere una battaglia che non potrà mai essere vinta. O possiamo imparare ad essere più simili alla scacchiera. La scacchiera è in contatto intimo con i pezzi, ma non è coinvolta nella battaglia.
C’è una parte di te che funziona come la scacchiera. Questa parte di te viene chiamata il sé che osserva e ti permette di uscire dalla battaglia con i tuoi pensieri e sentimenti e contemporaneamente di dar loro pieno spazio di muoversi intorno.
In sintesi…
Come la scacchiera il Sé che osserva è una parte di te che è costante e ti offre un posto dal quale osservare in maniera sana e non giudicante le tue esperienze personali; quando si guardano da questa prospettiva i pensieri sgradevoli, i sentimenti e le sensazioni appaiono meno spaventosi!
E ora passiamo alla pratica!
Trova una posizione comoda e chiudi gli occhi. Adesso nota: Dove sono i tuoi pensieri? Sopra di te? Sotto di te? Di fronte a te? Di fianco?. Notane la forma: sono immagini, parole, suoni? Sono in movimento o immobili? E se si stanno muovendo a che velocità e in che direzione vanno?. Nota che ci sono due processi separati in questo momento: il processo di pensare e di notare.
Il tuo sé che pensa sta tirando fuori ogni sorta di immagine e parola, mentre il tuo sé che osserva sta notando tutti questi pensieri. Ora questo porta la tua mente a lamentarsi, ad argomentare, a parlare… quindi ritorna all’inizio dell’esercizio e ripeti i passi. Prova per almeno tre volte consecutive e continua ad osservare con curiosità i due processi.
Ricorda…
Il tuo Sé osservante è sempre presente e accessibile ogni volta che vuoi. Certo, la nostra mente continuamente ci rapisce dal presente con i suoi commenti e le sue analisi. Ciò nonostante quando te ne accorgi puoi fare un passo indietro e osservare i giudizi su te stesso e le convinzioni che ti limitano, liberandoti dalla sua presa.
Per approfondimenti…
- R. Harris (2016). La trappola della felicità.
- S. C. Hayes , S. Smith (2010).Smetti di soffrire e inizia a vivere.
- R. Harris (2012). Se il mondo ti crolla addosso.