Le persone sensibili a questa trappola hanno delle aspettative nei confronti di sé stessi e del mondo che ostacolano sia la separazione dalle figure genitoriali o di riferimento, sia lo sviluppo della capacità di crearsi una vita indipendente, aspetti che consentirebbero loro di diventare degli adulti autonomi e competenti.
Cosa succede in chi ne è affetto?
Chi ha questa trappola risulta incapace di crearsi una propria identità ed una vita indipendente. Infatti spesso, la persona che ne soffre non riesce a porsi degli obiettivi e sperimenta un vissuto di vuoto e disorientamento. Essa appare così fusa e coinvolta in una o più relazioni affettive, in particolare con le figure genitoriali, da non riuscire a separarsene per vivere un adeguato ed autonomo inserimento sociale. Resta, anche in età adulta, come un bambino o una bambina.
Il comportamento può essere caratterizzato dal:
- chiedere costanti rassicurazioni alle figure di riferimento prima di prendere delle decisioni;
- sentirsi incapaci di formarsi opinioni personali;
- non riuscire a riconoscere bisogni ed emozioni.
Difficilmente chi soffre di questa trappola ne identifica le conseguenze negative ma col tempo possono sorgere danni significativi all’autonomia ed al funzionamento sociale.
Come si origina?
L’origine può essere ricondotta ad un atteggiamento genitoriale ipercontrollante ed iperprotettivo che scoraggia il bambino a sviluppare un distinto senso di sé.
A chi chiedere aiuto?
Grazie ad un terapeuta formato in Schema Therapy puoi comprendere le modalità con cui la trappola intacca la tua vita, riconoscendo le esperienze che l’hanno originata ed apprendendo nuovi comportamenti per avvicinarti ai tuoi bisogni di indipendenza ed autonomia.